1.    L’Agorà SITEB “Orizzonti della Sostenibilità”

secondo giornoIl secondo giorno di Asphaltica 2024 ha visto l’appuntamento SITEB “Orizzonti della Sostenibilità  -Un Approfondimento sul Futuro delle Infrastrutture Sostenibili”, moderato dalla giornalista Ilaria Guidantoni.

In un’epoca in cui le sfide ambientali e sociali si fanno sempre più urgenti, il settore delle infrastrutture stradali è oggi chiamato a trasformarsi, adottando soluzioni innovative e sostenibili.

L’evento, aperto dal saluto del Direttore SITEB – Stefano Ravioli, ha tracciato un percorso di approfondimento attraverso le tematiche chiave che definiranno il futuro delle infrastrutture stradali; dalla tecnica alle politiche pubbliche, dalla finanza sostenibile al ruolo fondamentale delle associazioni di categoria, si è esplorato come il settore sta affrontando la transizione verso un futuro più verde e responsabile.

A fornire uno sguardo sul contesto ci hanno pensato Andrea Minutolo, Responsabile Scientifico di Legambiente con un intervento sul tema “Strade ‘circolari’: criticità, opportunità e buone pratiche per pavimentazioni stradali sostenibili - Sostenibilità per le Infrastrutture: Politiche, Strumenti e Impatti, Maurizio Crispino del PIARC, Presidente C.T. Pavimentazioni e Professore al Politecnico di Milano, sugli “Strumenti per la sostenibilità delle pavimentazioni stradali”. Crispino si è soffermato sul concetto di reale sostenibilità delle opere stradali.

A impreziosire il talk l’intervento da remoto del MASE con Laura D’Aprile, Capo Dipartimento Transizione Ecologica e Investimenti Verdi che ha approfondito le condizioni istituzionali per lo sviluppo sostenibile. La D’Aprile ha ricordato il risultato raggiunto con la definizione dei CAM strade, dopo un lungo lavoro dal 2013 a pochi mesi fa: “Uno strumento prezioso che deve fare da volano alla diffusione delle materie prime seconde in questa filiera. Vedremo a breve gli effetti di questi criteri che potrebbero avvicinare il nostro Paese all’Europa più virtuosa nell’impiego di materiali riciclati. Un contributo in tal senso arriverà anche nei prossimi mesi dalla normativa End of Waste sui rifiuti da costruzione e demolizione”.

È toccato poi toccato a Stefano Duveri dell’Università degli Studi di Firenze fare focus sull’argomento “Innovazione e monitoraggio delle molestie olfattive da impianti di produzione di conglomerati bituminosi”, soffermandosi su cosa significa concretamente la “sostenibilità delle opere”.

La successiva tavola rotonda dal titolo “L’Approccio alla Sostenibilità Conviene?”, ha visto gli interventi di  Stefano Giacomelli, Associate Partner, KPMG ESG Sustainability & Climate Changes Services sulla sostenibilità economica come strumento competitivo, di Roberto Allara, Head of Sales PMI di SACE sugli strumenti della finanza agevolata a sostegno ESG, di Irina Mella Burlacu del Progetto Liaison sugli obiettivi e sulle soluzioni del progetto Liaison per infrastrutture climaticamente neutrali, sostenibili e circolari, Luciana Iorio, Presidente del Global Forum for Road Traffic Safety su “La prospettiva sociale nel mondo dei trasporti che cambia.

L’ultimo blocco contenutistico ha visto protagonista l’Associazione SITEB: “Dal Dire al Fare”, con l’agenda operativa dei prossimi mesi.

Dopo un’introduzione a cura di Federica Giannattasio, Comitato Tecnico SITEB, rappresentanti dell’Associazione ha sintetizzato argomenti e sfide affrontate nei Gruppi di Lavoro SITEB con uno sguardo al futuro. La Giannattasio ha evidenziato come: “Il lavoro dell’Associazione si è fortemente evoluto negli ultimi anni, assecondando e accompagnando l’innovazione tecnologica che sta animando il settore. SITEB Be Green si muove proprio a supporto dell’innovazione e della sostenibilità del comparto”.

Stefano Ravaioli, Direttore Generale SITEB ha fatto il punto sul Gruppo di Lavoro (GDL) Emissioni odorigene, seguito da Luigi Tellatin, Coordinatore GDL Sostenibilità siti produttivi, Marco Capsoni, Direttore Tecnico SITEB, per il costituendo GDL CAM Strade, Marco Mariscotti, Rappresentante SITEB, sul GDL aderenza delle pavimentazioni.

L’incontro ha fornito una panoramica completa delle attuali sfide e opportunità in tema di infrastrutture sostenibili. Attraverso gli interventi di esperti e professionisti del settore, l’evento ha indicato soluzioni concrete e innovative per un futuro più verde e resiliente delle infrastrutture stradali, scandagliando temi come la sostenibilità economica e ambientale, l’innovazione tecnologica e la finanza agevolata, con l’obiettivo di costruire insieme un sistema infrastrutturale più efficiente, sicuro e sostenibile. 

2.   L’Agorà SITEB dell’11 ottobre

12:00 - 14:00   |   AGORÀ SITEB, Padiglione 19, stand C35

Organizzato da: SITEB Strade Italiane e Bitumi e Vision Journal

Asphaltica for road safety. Le tappe del viaggio della sicurezza stradale

Moderatore: Fabrizio Apostolo, Direttore Responsabile VISION Journal


I Protagonisti

  • Luciana Iorio | Presidente, Global Forum for Road Traffic Safety UNECE
    Sicurezza stradale e Istituzioni
  • Domenico Crocco | Segretario Generale e Primo Delegato PIARC Italia
    Sicurezza stradale e innovazione tecnologica
  • Alessandro Musmeci | Head of AISCAT, Technical Affairs
    Sicurezza, gestori autostradali e utenti
  • Pasquale Cialdini | Segretario Associazione Genio Civile, già Capo Ispettorato Generale per la Sicurezza Stradale del MIT
    Sicurezza delle infrastrutture
  • Giuseppe Cantisani | Professore, Università di Roma Sapienza, Direttore Master Lavori Pubblici
    Sicurezza e barriere stradali
  • Cesare Sangiorgi | Professore, Alma Mater Studiorum Università di Bologna
    Sicurezza e pavimentazioni stradali
  • Paolo Anfosso | Responsabile Unità Ingegneria della Manutenzione, Autostrade per l’Italia
    Sicurezza degli asset: monitoraggio e manutenzione
  • Roberto Arditi | Direttore Sicurezza Stradale SINA (Gruppo ASTM) & Comitato tecnico SITEB
    Sicurezza, educazione e comunicazione
  • Enrico Bonizzoli | Esperto Segnaletica & Sicurezza Beyond, consulente 3M
    Sicurezza stradale e segnaletica

Un Percorso Multidisciplinare per la Sicurezza Stradale

Partendo dalla pavimentazione, il primo punto di contatto tra le strade e il traffico veicolare, l’evento offre un percorso convegnistico che esplora temi chiave per progettare, costruire e promuovere la sicurezza sulle nostre reti viarie. Attraverso le testimonianze di esperti di fama internazionale e di leader di settore, approfondiremo le soluzioni per migliorare la sicurezza delle infrastrutture stradali a beneficio degli addetti ai lavori e delle comunità.

L’obiettivo è quello di costruire “ponti” tra professionalità diverse, accomunate dall’impegno per la sicurezza stradale, per rafforzare e diffondere la cultura della sicurezza nella mobilità.

Saranno presenti esperti di organizzazioni internazionali, ministeri, associazioni, università, gestori autostradali, società di ingegneria e studi professionali.

Scarica il PDF del programma completo per maggiori dettagli.

3.    I workshop dell’11 ottobre

10:00 - 11:00   |   SALA 1, Padiglione 19

Organizzato da: Sina Spa

Sviluppi e adeguamenti delle pavimentazioni stradali nell’ambito della transizione ecologica

10:00 - 11:00   |   SALA 2, Padiglione 19

Organizzato da: Matest Spa

La resistenza all’ormaiamento tramite Hamburg Wheel Tracker: applicazioni sperimentali

Presentazione dei risultati sperimentali su diversi casi di studio.

11:00 - 12:00   |   SALA 1, Padiglione 19

Organizzato da: Marini Spa

Impianti 6.0

L’intelligenza al servizio di Digitalizzazione e Decabornizzazione.

11:00 - 12:00   |   SALA 2, Padiglione 19

Organizzato da: Dynapac Italia Srl

Esperienza Dynapac Protac SD2500CS: realizzazione del tronco pilota ed analisi dei risultati sperimentali

14:00 - 15:00   |   SALA 1, Padiglione 19

Organizzato da: Cams Srl

La valorizzazione del fresato di asfalto a impatto ambientale zero con le tecnologie Cams

14:00 - 15:00   |   SALA 2, Padiglione 19

Organizzato da: Index Spa

Autotene Asfaltico Antipumping e prolungamento della durabilità dei manti stradali: solide basi scientifiche e risultati ottenuti in oltre 14 ann

15:00 - 16:00   |   SALA 1, Padiglione 19

Organizzato da: SMA Road Safety Srl

Infrastrutture Stradali: La Robustezza dei Dispositivi di sicurezza

15:00 - 16:00   |   SALA 2, Padiglione 19

Organizzato da: Bitem Srl

Bitem: Pavimentazioni realizzate con legante neutro COLORBIT: interazione strada e ambiente

Strati di usura in conglomerato neutro o colorato ad elevate prestazioni, ridotto impatto ambientale e ad alta riflettanza solare. Presentazione dello studio realizzato con il dipartimento di ingegneria dell'università di Perugia.

16:00 - 17:00   |   SALA 1, Padiglione 19

Organizzato da: Netzsch Analyzing & Testing

Rheological Properties of Asphalt Binders: Modern Test Methods for the Dynamic Shear Rheometer (DSR)

16:00 - 17:00   |   SALA 2, Padiglione 19

Organizzato da: PIARC Italia

Il nuovo Piano Strategico dell’Associazione Mondiale della Strada

  • Edoardo VALENTE, Presidente PIARC Italia e ANAS S.p.A (TBC) – Saluto iniziale.
  • Domenico CROCCO, Primo Delegato e Segretario Generale PIARC Italia – Introduzione.
  • Gianluca COSSALE, Coordinatore Tecnico Operativo Comitati Tecnici PIARC Italia – Presentazione PIARC e Piano Strategico 2024-2027;
    Interverranno:
    • Maurizio CRISPINO, Presidente Comitato Tecnico Pavimentazioni.
    • Orazio BAGLIERI, Presidente Task Force Decarbonizzazione Processi Costruttivi e Manutentivi.
    • Stefano ODDONE, Presidente Cross Cutting Committee Laboratori di Prova.
    • Roberto MASTRANGELO, Presidente Comitato Tecnico Servizi Invernali.
    • Leonardo ANNESE, Coordinatore Comunicazione, Promozione e Eventi PIARC Italia (TBC) – Associarsi a PIARC, un network internazionale.

4.    La voce delle aziende – Add-Hoc alla fiera Asphaltica: innovazione e sostenibilità in linea con le nuove normative CAM

Add-Hoc, azienda leader nel panorama della rigenerazione del fresato e specializzata nel ciclo di produzione a caldo del conglomerato bituminoso, partecipa alla fiera Asphaltica.

La manifestazione, dedicata alle tecnologie e alle soluzioni per le infrastrutture stradali e le pavimentazioni, rappresenta un appuntamento fondamentale per gli operatori del settore e una vetrina di innovazione e sostenibilità.

Presso lo stand Add-Hoc, sarà possibile scoprire le soluzioni all'avanguardia proposte dall'azienda per la rigenerazione del fresato, un processo sempre più cruciale in un'ottica di economia circolare e rispetto ambientale. Gli additivi Add-Hoc sono sviluppati per garantire prestazioni elevate in conformità alle nuove normative CAM (Criteri Ambientali Minimi), che richiedono materiali sostenibili e processi rispettosi dell’ambiente.

La partecipazione ad Asphaltica sarà un'occasione unica per presentare i risultati delle più recenti sperimentazioni ed esperienze sul campo, evidenziando l'impegno di Add-Hoc verso la ricerca e lo sviluppo di tecnologie in grado di migliorare la durabilità e la sicurezza delle pavimentazioni stradali, riducendo al contempo l'impatto ambientale.

Durante i giorni della fiera, Giusy Ture (General Manager) e Tiziano Distratis (Quality Manager), in collaborazione con l’azienda produttrice Refrasud e tutto il suo staff, sono a disposizione per illustrare le caratteristiche tecniche degli additivi e discutere delle opportunità offerte dalle normative CAM per l'industria del riciclaggio e del ripristino stradale. La missione di Add-Hoc è contribuire a rendere il settore stradale più sostenibile, efficiente e in linea con i principi di economia circolare attraverso soluzioni affidabili e di alta qualità.

Dove trovarci: Quartiere fieristico, Bologna, 9-12 ottobre 2024 - Padiglione 19, Stand D15

Fonte: Add-Hoc 

5. La voce delle aziende - Euromecc ad Asphaltica 2024

La Società Euromecc Srl, nota Azienda produttrice di impianti di betonaggio, è presente ad Asphaltica 2024 con un impianto innovativo, denominato Dynamic, capace di svolgere il compito di due diverse tipologie di produzione: ready mix concrete e misto cementato in continuo.

Gli impianti per la produzione di calcestruzzo provvisti di mescolatore si dividono in due grandi famiglie:

•          impianti a Batch a ciclo singolo (prettamente per la produzione di calcestruzzo preconfezionato);

•          impianti in continuo (per la produzione di misto cementato fresato a freddo).

GLI IMPIANTI A BATCH

Nel primo tipo di impianti, come dice il nome stesso, il funzionamento a cicli dà un carattere discontinuo alla produzione. Tutti gli ingredienti necessari alla produzione del calcestruzzo (sabbia, ghiaia, cemento, acqua, additivi) vengono caricati all’interno della vasca di mescolazione in quantità dipendente dalla capacità stessa del mixer e in proporzioni dettate dalle varie ricette. Completata la fase di carico, i componenti vengono miscelati per un tempo prestabilito e quindi vengono scaricati da una portina apribile sul fondo vasca. Si attende lo svuotamento della vasca di mescolazione e, dopo la chiusura della portina di scarico, il mescolatore è pronto per ricevere un’altra carica e ripetere un nuovo ciclo.

La portata di calcestruzzo ottenibile da un impianto in Batch dipende sia dalla capacità volumetrica del mescolatore che lo equipaggia sia dalla durata dei cicli che gli si fanno realizzare.

Un mescolatore da 2,5 m3 reso e cicli di produzione della durata di 90 secondi che ha una capacità produttiva teorica pari a 100 m3/ora, considerando scarichi in continuo ed esclusione del primo ciclo. In Figura 2 si vede l’esempio di diagramma di ciclo per un mescolatore da 2,5 m3 reso e il caricamento con benna di carico mobile (skip). Tali impianti vengono utilizzati per svariati impieghi (costruzioni, prefabbricazione, produzione di premiscelati, ecc.) e sono caratterizzati da una elevata qualità dei composti miscelati ottenuti, dove per qualità si intende l’omogeneità della miscela.

GLI IMPIANTI IN CONTINUO

Contrariamente a quanto succede negli impianti a Batch, in questo tipo di installazioni i materiali che andranno a comporre la miscela sono caricati in modo continuo all’interno della vasca di mescolazione.

I mescolatori in continuo si sviluppano in lunghezza, ricevono i componenti da una estremità e fanno fuoriuscire il prodotto me- scolato da un’apertura praticata sul fondo all’estremità opposta. La Euromecc realizza impianti in continuo per la produzione di misto cementato e riciclaggio a freddo del fresato. Si tratta, infatti, di utilizzare il materiale fresato dai vecchi conglomerati bituminosi (ma non solo) e, con questo, ricostituire un conglomerato bituminoso nuovo con un legante freddo come l’emulsione bituminosa o il bitume schiumato.

La capacità produttiva di tali macchine è definita in metri cubi/ ora o tonnellate/ora. Per gli usi più comuni in cantieri stradali, le taglie più diffuse sono 150 e 300 m3/ora. Tali impianti sono caratterizzati da elevate produzioni orarie che sacrificano leggermente la qualità.

DYNAMIC: DUE PRODUZIONI, UN SOLO IMPIANTO

Dynamic di Euromecc fonde le caratteristiche principali degli impianti in Batch e Continuo, riuscendo a dare una risposta concreta ai Produttori di calcestruzzo che hanno la necessità di fornire sia ready mix che misto cementato. È un impianto versatile ma senza nessun compromesso, capace di produrre calcestruzzo di elevata qualità in Batch con un mixer da 2,8 m3 reso vibrato a ciclo o grandi lotti di produzione di misto cementato, con una capacità oraria di 300 m3/ora.

 Il cuore dell’impianto è il mescolatore Dynamic. Questo mescolatore ha la capacità di funzionare sia con modalità “Batch” che “Continua”. Nei normali mescolatori bialbero per produzioni a cicli la rotazione degli alberi e l’orientamento delle pale spinge i componenti da miscelare in modo tale da fare acquisire al composto un movimento circolatorio attorno alla vasca di mescolazione.

Grazie alla rivisitazione degli alberi, dei bracci e delle pale di mescolazione, ed alla particolare dimensione della vasca, si è creato un mescolatore capace di soddisfare, in maniera “dina- mica”, entrambe le modalità.

Partendo dal mescolatore bialbero in Batch, la vasca di mescolazione viene decisamente allungata e sul fondo vengono praticate due aperture servite da portelle di scarico apribili oleodinamicamente. La prima è situata alla estremità della zona di carico e servirà per lo scarico del materiale mescolato durante il funzionamento in continuo. La seconda portella si sviluppa nella restante parte del fondo vasca e servirà, insieme alla prima portella, allo svuotamento del mixer durante il funzionamento in discontinuo. Nel funzionamento del mixer in continuo la seconda portella resterà chiusa.

Il mescolatore così attrezzato non potrebbe funzionare correttamente nelle due modalità se non fosse servito da sistemi di dosaggio e caricamento appropria- ti. Un gruppo vasche particolare è stato studiato per poter dosare gli aggregati nelle due modalità. Per il carica- mento del cemento a valle della bilancia di pesatura vengono crea- te due differenti linee di carico selezionabili mediante un deviatore per cemento.

Anche l’impianto idrico per il caricamento dell’acqua d’impasto è fatto in modo particolare.

Nel caso di funzionamento a cicli il caricamento avviene o mediante bilancia di pesatura (che funge anche da precarica) o mediante contalitri. Nel funzionamento in continuo l’acqua viene caricata mediante un flussimetro e una valvola di regolazione della portata.

LO SVANTAGGIO DI AVERE DUE IMPIANTI DIFFERENTI

Sino ad oggi, i Produttori di calcestruzzo hanno dovuto acquistare le due differenti tipologie di impianto.

Nei cantieri stradali, per esempio, è facile vedere la compre- senza di un impianto con mescolatore in Batch dedicato alla produzione di calcestruzzo per la realizzazione delle opere in calcestruzzo armato, dei cordoli, dei getti di magrone per le sottofondazioni, ecc., con impianti in continuo destinati alla produzione di misto cementato e stabilizzato da impiegare come sottofondo stradale o terrapieni. L’acquisto di due differenti impianti presenta una serie di criticità:

•          maggior impegno economico;

•          necessità di maggior spazio in cantiere;

•          doppie opere civili;

•          doppia autorizzazione;

•          doppia manutenzione.

L’unico vantaggio, teorico, è la possibilità di produrre in contemporanea, ma molto spesso il calcestruzzo e il misto cementato vengono prodotti in momenti diversi annullando tale vantaggio. Per tali evidenze l’acquisto di un impianto Dynamic rappresenta una validissima alternativa sia in termini di costo di acquisto che di gestione.

Fonte: Euromecc

6. La voce delle imprese - SMA Road Safety in prima linea per il futuro della sicurezza stradale in Italia

L’Italia è attraversata da quasi 840mila km di strade, la cui cura è affidata a 8.055 proprietari/gestori. Frammentarietà che si concentra maggiormente nei 7.904 Comuni che hanno in gestione la parte più consistente della rete stradale, pari a 668.673 Km, seguiti da 123 enti, tra città metropolitane, regioni e province, che si occupano di 135.691 Km. A questa complessità si aggiungono 2.179 gallerie, per un totale di 1759 Km, 21.072 tra ponti e viadotti e 6.320 cavalcavia (Fonte dei dati Relazione Ansfisa 2020). Un patrimonio estremamente articolato e spesso datato, che diventa cruciale tutelare, per ragioni di sicurezza, ma anche per garantire efficienza logistica ed economica al sistema Italia.

Ancora oggi, l’80% delle merci e l’80% dei passeggeri nel nostro paese viaggiano, infatti, su gomma, percorrendo strade spesso vecchie e che necessitano di interventi di manutenzione urgenti. Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha istituito il “Fondo investimenti stradali nei piccoli comuni”, con una dotazione di 20 milioni di euro per il 2024 e 12 milioni di euro per il 2025, finalizzato alla realizzazione di interventi di messa in sicurezza e manutenzione di strade comunali di importo non superiore a 150.000,00 euro. Ma non è sufficiente. “L’incidentalità stradale nel nostro paese è ancora molto alta, siamo al 19 esimo posto in Europa con 52 morti ogni milione di abitanti, generando un costo economico pari all’1% del PIL, 1,5 milioni per decesso – racconta Roberto Impero, CEO di SMA Road Safety -. Il 73,3% dei sinistri nel 2023 ha riguardato le strade urbane, il 21,4% quelle extra urbane e solo il 5,3% le autostrade Le nostre strade sonno costellate di migliaia di ostacoli fissi, pali segnaletici e della luce, piloni, biforcazioni e alberi che non sono protetti e che in caso d’impatto, anche a 30-40 km/h, comportano il rischio di tetraplegia per gli abitanti del veicolo. La fitta rete di gestori, oltre 8mila, rende, inoltre, estremamente complessa la gestione e il monitoraggio delle infrastrutture; non capita di rado che avvengano continui rimbalzi di competenza tra enti, provincia e comune, con conseguenti ritardi nella messa in sicurezza di problemi già noti”. 

Per dare un contributo concreto al tema della sicurezza stradale passiva, legata cioè alle infrastrutture, l’azienda campana, specializzata nella progettazione e produzione di sistemi di ritenuta, è presente ad Asphaltica, il Salone internazionale della filiera della strada e dell’asfalto, in programma a BolognaFiere dal 9 al 12 ottobre 2024. La manifestazione è un importante punto di incontro e confronto nazionale ed europeo per gli operatori della viabilità stradale, imprese, tecnici, progettisti, mondo accademico, committenti pubblici e privati per aggiornarsi sulle tematiche della progettazione e realizzazione di strade e infrastrutture viarie sempre più efficienti, ecosostenibili e sicure, all’insegna dell’innovazione tecnologica.

Con 40.000 visitatori da 91 Paesi, Asphaltica è il luogo ideale per parlare dell’importanza della robustezza dei dispositivi di sicurezza installati sulle nostre strade. Sarà proprio questo il tema del workshop che SMA Road Safety terrà l’11 ottobre in fiera; l’incontro permetterà di esporre i recenti sviluppi tecnologici che consentono di migliorare le prestazioni e l’efficacia dei sistemi di ritenuta, dai guardrail, agli attenuatori d’urto frontali, fino ai terminali di barriera, sensibilizzando su quanto il fattore della robustezza rappresenti una forma di investimento per salvare vite umane, ma anche per ridurre i costi di manutenzione. Attenzione particolare verrà posta anche nei confronti delle soluzioni di monitoraggio che, oltre a innalzare la sicurezza delle strade, contribuiscono attivamente alla tutela delle infrastrutture stesse.

Da anni crediamo fortemente nell’importanza di sensibilizzare istituzioni, operatori del settore, gestori stradali e automobilisti, sull’importanza di una sicurezza stradale efficiente. Una guida attenta, consapevole e rispettosa del codice della strada è prioritaria, ma non vanno sottovalutate le infrastrutture. Possiamo stimare che il 60% delle strade (rete autostradale esclusa) in Italia non sia a norma: oltre al tema degli ostacoli non protetti, moltissimi dispositivi di ritenuta sono datati e non garantiscono prestazioni sufficienti per i veicoli attualmente circolanti, come SUV e auto elettriche. È altrettanto importante il monitoraggio del traffico veicolare, che spazia dai sistemi di allerta, in caso di incidente, favorendo un intervento tempestivo di soccorsi e forze dell’ordine, fino alla pesatura dinamica, utile a intercettare i camion che circolano con un’eccedenza nel carico. Il calcestruzzo ammalorato di molti ponti e viadotti, infatti, ha evidenziato il tema della pericolosità del sovraccarico delle infrastrutture stradali. Per questo abbiamo ritenuto utile investire e progettare Atlas, dispositivo complementare alla sicurezza stradale passiva, proprio perché riguarda il monitoraggio e la tutela delle infrastrutture stesse”. 

Il sistema Atlas, impiegando la tecnologia wim (weigh in motion) misura il peso dei camion in strada, mentre sono in movimento, anche a velocità elevata, individuando i mezzi in sovraccarico, registrandone la targa e inviando un alert al gestore stradale che avviserà le forze dell’ordine. Rivoluziona di fatto le modalità di monitoraggio del traffico pesante, rispetto alla pesatura statica tradizionale, che genera rallentamenti e non consente la misurazione in tempo reale.

L’optimum lo si ottiene installando Atlas ai caselli di pedaggio, per fermare il mezzo prima ancora che entri in autostrada. In pratica Atlas è come un tutor, ma anziché misurare la velocità, pesa il veicolo, quando passa con le ruote sopra delle apposite piastre installate sull’asfalto” conclude Roberto Impero. 

SMA Road Safety sarà presente ad Asphaltica dal 9 al 12 ottobre: padiglione 19-stand A67

Il workshop “Infrastrutture Stradali: La Robustezza dei Dispositivi di sicurezza” di SMA si terrà l’11 ottobre dalle 15:00 alle 16:00 presso la sala 1, Padiglione 19

 

Fonte: SMA Road Safety